Cantare con l’acqua

IL FIUME CHE CANTA – Memorie d’Acqua

CANTARE CON L’ACQUA – Laboratorio di canti della tradizione orale friulana e veneta condotto da Beppa Casarin

Domenica 29 Ottobre

  • Orario: 10:00 – 17:30 (con pausa pranzo al sacco)
  • Presso: Hospitale Di San Giovanni, Piazza S. Giovanni, 11, 33030 Majano UD
  • Google Maps
  • Parcheggio libero
  • Evento libero su prenotazione mail: fiumechecanta@gmail.com Sarà gradita, per chi lo volesse, un’offerta a piacere.

Nella splendida cornice dell’Hospitale di San Giovanni di Majano saremo condotti all’apprendimento di nuovi canti legati al tema dell’acqua dalla musicista e cantante Beppa Casarin. Il canto di tradizione orale è la forma privilegiata che il mondo contadino ha utilizzato per raccontarsi e per trasmettere piccole e grandi storie che la Storia ufficiale non ha sempre considerato.

Indagare questi repertori ci porta a scoprire modi e mondi musicali espressivi di straordinaria bellezza che la cultura popolare ha saputo adattare alle proprie necessità. Cantare oggi queste musiche oltre che fare opera di salvaguardia di un patrimonio culturale che va scomparendo ci costringe inevitabilmente a vivere un’ esperienza di mediazione tra noi e le nostre radici.

Il laboratorio prenderà in considerazione i canti della tradizione popolare veneta e friulana legati al tema dell’acqua. Lo svolgimento avverrà attraverso l’apprendimento dei canti, per imitazione, eseguiti dal gruppo sia in forma solistica che corale. Particolare attenzione sarà dedicata al tipo di vocalità come peculiarità espressiva dei canti stessi.

L’obiettivo del laboratorio sarà quello di creare momenti di riflessione sul valore culturale che questo materiale musicale ha avuto in passato e quale importanza e significato oggi noi assegniamo alla sua riproposta.

Avvicinare le persone al canto popolare significa far vivere loro azioni nuove: l’atto della trasmissione del canto avvierà quel processo verso la scoperta e l’esplorazione di mondi sconosciuti di nuovi saperi. La trasmissione orale contiene nella sua espressione il forte elemento di relazione tra le persone: il portatore di un canto e chi lo ascolta per la prima volta che attraverso l’esperienza diretta del fare/cantare se ne appropria.

Questa modalità di approssimazione al canto colloca le persone in una dimensione di complicità, di senso di appartenenza e di condivisione e da questo processo nasce il gruppo e la forza espressiva della coralità, elementi propri del canto di tradizione orale.

A chi è rivolto? A tutti. Professionisti e non, appassionati, curiosi, ricercatori, cantanti, musicisti e cantori.

Cosa portare: Abbigliamento comodo, vestirsi “a cipolla”, acqua, snack, pranzo al sacco.

Beppa Casarin Musicista, ricercatrice e cantante di tradizione orale italiana impegnata da sempre in vari progetti di Teatro e Musica. Sperimenta e promuove la pratica di comunità musicale come modalità di relazione tra le diversità: il canto e la musica si fanno territorio di incontro e scambio tra persone con età, provenienze culturali, tradizionali, religiose e linguistiche diverse. Ha dato vita a idee e progetti culturali che hanno avuto un forte impatto sul territorio. Dirige il Coro femminile delle Cicale, il Coro Voci dal Mondo e il laboratorio di Canto Spontaneo di Spilimbergo.

Evento del progetto: IL FIUME CHE CANTA – Memorie d’Acqua (ed.II)

Realizzato e promosso dall’Associazione AvA – Arte Vita Anima. Con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Fondazione Friuli e Comunità Collinare del Friuli Venezia Giulia. In collaborazione con l’Associazione Amici dell’Hospitale ODV di San Tommaso di Majano Ud e con il patrocinio del Comune di Majano (UD).

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